La stagione estiva è ormai alle porte ed il rapido innalzamento delle temperature può rappresentare una fonte di forte stress per il tappeto erboso.
Quando la perdita di acqua per traspirazione da parte dell’erba è maggiore rispetto all’ assorbimento radicale abbiamo il cosidetto colpo di caldo o stress da aridità.
La prevenzione degli stress estivi passa attraverso una corretta gestione dell’impianto di irrigazione, la regolazione ottimale dell’altezza di taglio e il giusto assorbimento di acqua da parte del terreno.
L’IRRIGAZIONE: QUANTO E QUANDO…
Il volume d’acqua ottimale per tutte le specie da prato in estate si aggira mediamente sui 5 litri/m2 di acqua al giorno, con qualche piccola variazione se il prato di trova all’ombra o se si tratta di specie macroterme, come la gramigna o la zoisia. In questi casi il prato può sopravvivere anche con 2 litri/m2 di acqua al giorno.
Molto più soggettiva è la scelta del momento migliore per irrigare: c’è chi sostiene che l’irrigazione serale sia da preferirsi perché evita uno shock termico alle radici del tappeto erboso. Rimane però da considerare la presenza per tutta la notte di un velo d’acqua sulle foglie che può favorire il proliferare di funghi particolarmente aggressivi. Meglio la mattina? L’irrigazione del prato effettuata a ridosso dell’alba, quando l’evaporazione è ancora contenuta per qualche ora, ma imminente per il sopraggiungere del sole, può avere i suoi vantaggi. In questo modo l’erba avrà a disposizione l’acqua di cui necessita, ma sarà comunque assicurata l’asciugatura superficiale entro un tempo ragionevole.
ALTEZZA DI TAGLIO
Considerato che un tappeto erboso tagliato basso è più esposto ai danni da aridità e surriscaldamento, durante l’estate è consigliabile aumentare l’altezza di taglio di qualche millimetro, senza comunque esagerare: i tappeti erbosi mantenuti eccessivamente alti possono evidenziare problemi di malattie e di infeltrimento.