Antizanzara

Indosseremo vestiti antizanzare!

L’estate è per tanti uno dei momenti più belli dell’anno. Finalmente ci si può vestire meno e in modo più leggero, si può uscire di casa più volentieri e godere della vita all’aria aperta… se non fosse per quelle maledette zanzare che ci tormentano la pelle e che realmente riescono a farci perdere la pazienza, fino a farci diventare quasi isterici.Stiamo parlando di un problema che coinvolge la maggior parte delle persone che hanno il desiderio di trascorrere qualche ora in giardino o in piscina oppure passeggiando tra la natura ma che, nei mesi più caldi e soprattutto quando il clima è umido o afoso, purtroppo a causa delle fastidiosissime zanzare, a volte sono costrette a rinunciare al proprio relax e barricarsi in casa, al chiuso, con l’aria condizionata aperta.

Eh sì, perché tutti i metodi che vengono solitamente presentati sul mercato come debellanti di questo problema, alla fin fine poco riescono a fare e ci si ritrova assaliti dalle punture di questi insetti, che non solo ci spingono a grattarci fino a farci male e a volte a portarci all’esaurimento, ma che potrebbero anche essere portatori di bruttissime malattie ed infezioni, come malaria, febbre gialla, virus del Nilo, Zika e così via, tali da diventare in parecchi casi letali. Non dimentichiamoci a tal proposito che la zanzara è considerata il primo insetto killer al mondo per le numerose persone che riesce a colpire.

Potrebbe sembrare fantascienza, ma pare che in futuro il materiale più sottile e resistente al mondo potrebbe diventare il nostro eroe ed alleato nella lotta contro le zanzare. Stiamo parlando del grafene, che è un composto formato da fogli di atomi di carbonio la cui struttura può farci pensare a quella di un alveare.

Alcuni ricercatori e scienziati della Brown University americana avrebbero da poco pubblicato un loro studio su Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America) col quale affermano che il grafene è una efficiente barriera all’attacco delle zanzare.

Dai test effettuati, è emerso infatti che il grafene – per lo meno da asciutto – non si lascia attraversare dal pungiglione di questi indesiderati insetti. Ma non solo. L’altro inaspettato e positivissimo risultato di questo loro esperimento è che il grafene a priori scoraggia l’avvicinamento delle zanzare alla pelle umana, probabilmente in quanto non lascia trapassare il richiamo chimico che di solito la nostra pelle emana e che è un attrattore per queste piccole bestie.

L’equipe di studiosi americani ha effettuato la propria sperimentazione su un campione di generosissimi volontari che hanno messo a disposizione il proprio corpo in nome della scienza.

I partecipanti sono stati invitati ad infilare ognuno il proprio braccio in un recinto appositamente costruito per l’occasione, riempito di zanzare allevate in laboratorio, in modo da assicurare al 100% che nessuno dei ditteri potesse trasmettere alcun tipo di malattia.

Alla fine del test, si è potuto constatare in modo molto semplice e trasparente, che sulle braccia che erano state inserite nude o avvolte da una semplice garza l’epidermide era stata praticamente martoriata, mentre sulle braccia opportunamente ricoperte da uno strato leggero di grafene risultava esserci al massimo un solo morso. I risultati parlano da soli.

Per poter sfruttare al meglio le proprietà del grafene – il cui esperimento è stato portato avanti da Robert Hurt, docente della Brown’s School of Engineering e dalla dottoranda Cintia Castilho – il sistema migliore sarebbe quello di integrare ai capi di abbigliamento un rivestimento di questo materiale.

Si avrebbero così degli indumenti “al grafene” che sarebbero i primi veri e propri vestiti antizanzara mai esistiti al mondo. La svolta consisterebbe nel dire finalmente addio ai vari repellenti chimici o naturali ai quali proviamo ad affidarci periodicamente e avere una protezione definitiva prêt-à-porter. Mise estive che non solo ci proteggerebbero dai morsi di zanzara ma che ce le terrebbero totalmente alla larga.

Un’ulteriore ipotesi è quella di produrre uno spray a base di grafene da poter applicare direttamente sulla pelle una volta sola, ma questo prodotto è ancora in fase di studio.

Se questa scoperta ci ha fatto per un momento sperare e tirare un sospiro di sollievo, dobbiamo sapere però che c’è ancora qualche piccolo dettaglio da mettere a punto. Sembra che il grafene, purtroppo, da bagnato non abbia le stesse performance e che da umido diventi trapassabile dal pungiglione delle zanzare.

Questo non solo costituirebbe un problema in caso di pioggia, ma potrebbe diventarlo in qualsiasi momento dato che lo stesso sudore della pelle renderebbe il grafene non asciutto e di conseguenza facilmente attaccabile.

Proprio a tal proposito gli scienziati stanno cercando dei metodi speciali per mettere a punto la formula del grafene in modo da renderlo duro anche da bagnato. Nascerebbe così la moda degli abiti estivi “morso-free”.

In attesa degli sviluppi futuri, ci sono alcuni metodi un po’ più articolati rispetto alle solite superficiali disinfestazioni o all’utilizzo di fiaccole e candele al geranio e alla citronella.

Sul mercato, ad esempio, è già presente un’efficace sistema anti zanzare già brevettato e testato (iZanz), che pare poter rappresentare una soluzione definitiva per la disinfestazione dei giardini e di conseguenza delle aree pertinenti agli stessi, spazi abitativi compresi.

Si tratta di un sistema automatico di nebulizzazione di insetticida naturale (il piretro), che lavora su base perimetrale, in modo da garantire una totale copertura degli ambienti. L’eccezionalità di questo sistema è che sono sufficienti solo 2 minuti di nebulizzazione al giorno per mantenere l’ambiente totalmente protetto da qualsiasi tipo di ceppo di zanzare. Izanz, progetto ideato e costruito dalla Fossi Ecoservice di Firenze può essere una soluzione ottimale in grado di risolvere il problema zanzare anche per lunghissimi periodi, fino a quando non verranno fatte nuove scoperte.

da www.izanz.com

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